
- 30 Aprile 2019 – Report Fiaip – presentato a Roma, prevede, a livello nazionale per il 2019 una crescita delle compravendite di immobili del 2% (contro il 6,6% del 2018).
- Secondo questo rapporto, i prezzi medi proseguiranno verso una sostanziale stabilizzazione, con un segno positivo nelle aree di pregio delle città più dinamiche come: Napoli, Milano, Firenze e Bologna., confermandosi nel complesso un andamento oscillante segnato dalla debolezza della dinamica dei prezzi delle abitazioni.
- L’offerta continuerà ad essere più forte della domanda, si registra un cambiamento di passo, ma che non evidenzia, una crescita consolidata.
- Il mercato si presenta, ad oggi, debole, nonostante il costante aumento delle transazioni immobiliari, con l’assenza di una crescita di valori, rispetto al resto d’Europa.
- Senza un continuo ricorso all’indebitamento, si sottolinea nell’analisi presentata, non sarà possibile per la maggior parte degli italiani colmare la differenza tra disponibilità patrimoniale e i valori di mercato. L’instabilità politica e le incertezze che ne derivano potrebbero portare effetti negativi sul mercato immobiliare nel 2019, non potendo beneficiare di politiche fiscali rivolte all’abbassamento della pressione fiscale nel medio-lungo periodo per famiglie e imprese, dando un nuovo impulso al mercato degli immobili.
- Per la locazione, è prevista una stabilizzazione dei canoni, tenuto conto di una buona dinamicità, in particolar modo nelle città d’arte, dove per gli immobili da mettere a reddito si fanno ottimi affari, grazie al mercato della ricettività alternativa e di quella alberghiera. Il rendimento potenziale lordo, a seconda della tipologia di immobili, si consolida tra il 4% e il 6%.

- Il Report Fiaip, si chiude, con importanti dati relativi al Bilancio 2018:
- compravendite + 6,6% con una diminuzione dei prezzi su base annua del – 2,5%[1] per il residenziale e di una media del -4,7% per il non residenziale; leggera crescita (+ 0,5%) nella transazioni di negozi, mentre diminuiscono nel commerciale e nel terziario;
- tempi di vendita ridotti nel range tra i 3 e i 6 mesi;
- 70% delle compravendite realizzate con il ricorso al sistema creditizio;
- bilocali e trilocali le unità immobiliare maggiormente compravendute;
- diminuzione della percentuale degli immobili compravenduti nelle ultime classi energetiche(D – G) e rispettivo aumento nelle prime tre tipologie e per gli immobili oggetto di ristrutturazione.
[1] L’approfondimento degli agenti Fiaip in nove realtà urbane, evidenzia una crescita dei prezzi per le abitazioni a Bologna (+2,7%), Milano (+6.2%), Firenze (+2,3%) Napoli (+1,8%), Palermo (+1,9%). Le diminuzioni si registrano a Roma (-1.5%), Torino (-1,1%), Cagliari (-1,5%), Genova (-1,7%).



Le famiglie possono tirare un sospiro di sollievo : grazie ad un inverno mite, con temperature sopra la media e ad un mercato delle materie prime a livello internazionale dove i prezzi si sono allineati al ribasso tra Asia ed Europa. L’autorità garante per l’energia per i clienti sul mercato tutelato ha aggiornato le tariffe per il secondo trimestre dell’anno. Dopo i picchi raggiunti nel 2018,una diminuzione, che secondo l’Unione Nazionale Consumatori si tradurrà in un risparmio annuo per una famiglia tipo di 168 euro a partire dal 1° aprile. La famiglia tipo ha consumi medi di energia elettrica di 2700 kWh all’anno e una potenza impiegata di 3 kW; per il gas i consumi sono di 1400 meri cubi annui. Nel 2019 si registrerà un significativo calo del costo per l’energia elettrica del -8,5% e del -9,9% per il gas naturale, rispetto al trimestre precedente (Dati Arera – Autorità per l’energia e l’ambiente). L’energia elettrica è un prodotto complesso ed il suo prezzo finale varia in base a diversi parametri, se consideriamo la spesa per l’energia, ossia la quota che paghiamo per l’acquisto dell’elettricità, si può affermare che questa dipende dal prezzo del mercato all’ingrosso, cioè dal PUN, Prezzo Unico Nazionale. Il PUN è quindi, il prezzo di riferimento del mercato elettrico in valore. I valori del PUN sono pubblicati regolarmente dal GME, Gestore dei Mercati Energetici. Questa è la società pubblica del mercato e garantisce che le operazioni avvengano secondo neutralità, trasparenza e concorrenza. Analogamente all’energia anche il prezzo del gas metano nel mercato all’ingrosso è un indie del prezzo della materia prima gas che i fornitori possono proporre i clienti finali. Il mercato del gas è articolato in diverse piattaforme, organizzate e gestite dal Gestore dei Mercati Energetici (GME). La maggior parte delle transazioni avvengono al Punto Virtuale di Scambio (PSV) grazie la quale gli operatori abilitati possono acquistare e vendere i quantitativi di gas naturale che poi vengono immessi nella rete nazionale. Il calo delle tariffe di luce e gas è dovuto a diversi fattori legati alla contrazione dei prezzi delle materie prime nei mercati all’ingrosso dell’energia. Nel dettaglio, la diminuzione del costo della spesa per la bolletta della luce è dovuto al fatto che il prezzo d’acquisto dell’elettricità è calato del 12,2% rispetto al precedente aggiornamento tariffario. Questo è stato determinato dal ripiegamento delle quotazioni internazionali delle commodity






